domenica 4 maggio 2014

In my mailbox -Maggio#1

Buonasera lettori!

Lo so che ho postato solo ieri il primo appuntamento con la rubrica ma non potevo far diversamente.
Ieri ho scoperto un nuovo mercatino dell'usato ( ci vado molto spesso perchè si fanno affari) e ho trovato diversi titoli interessanti, non erano libri che desideravo particolarmente ma li ho presi per il prezzo davvero ridicolo. Alcuni erano in vendita a 50 centesimi O.o e non sto mentendo.
Torino è una città ben fornita e basta aver la voglia di girare per poter fare degli affari, è normale che in libreria puoi trovare tutto ciò che desideri, ma la mia esperienza insegna che basta capitare al momento giusto e li trovi anche nell'usato XD

Iniziamo... 


Davide ha nove anni e non ne vuole sapere di andare a comprare le cose per la scuola, la mamma insiste e quel banale tragitto tra l'abitazione e il negozio si rivelerà fatale. In coma, nel sonno in cui è costretto, Davide sente e "vede" le persone distraendosi con le storie degli altri: storie di ospedale, di chiacchiere in corsia, di infermiere e lotte fra medici, come quel "dottore antipatico" che tenterà l'impossibile per salvarlo. Un legame speciale fatto di empatia e sensazioni destinate a durare si formerà fra il medico e il ragazzino: eppure il primo è un uomo schivo, scorbutico, bravissimo nel proprio lavoro ma incapace di gestire ogni genere di rapporti umani; l'altro è pieno di vita ma immobile su un letto. Una storia semplice, dall'emozionante lieto fine, è al centro di questo romanzo a più voci che dà spazio ai sentimenti e ai tanti diversi personaggi che si ritroveranno uniti di fronte alla sofferenza. Il dramma dei pazienti e del loro amore per la vita in un libro forte, tenero, poetico.

Sophia Petheram ha diciassette anni quando, dopo la morte del padre, attraversa in carrozza la selva intricata
e spettrale che conduce alla tenuta di Wyndriven Abbey, in Mississippi. Qui sta per conoscere finalmente il ricco amico di famiglia che la prenderà in custodia: monsieur Bernard de Cressac. Fin dall'arrivo nella nuova dimora, Sophia si trova a vivere nel lusso più sfrenato, viziata e accontentata nei minimi capricci. La ragazza è affascinata dalla generosità e dal carisma di monsieur Bernard. Lui le impedisce, però, di ricevere visite e, in sua assenza, la affida all'occhio vigile di Odette, una giovane dama di compagnia francese. A spaventare Sophia è il passato del facoltoso tutore, sposato più volte: le sue mogli sono morte in circostanze misteriose e la ragazza ne intravede i fantasmi. Hanno tutte i capelli rossi, con sfumature color bronzo e oro. Proprio come lei... Ma se l'amore è un assassino meraviglioso, Sophia vuole scoprirne il volto. 


Ricardo conosce la "ragazza cattiva" da adolescente, a Lima, e per trent'anni la rincorre in lungo e in largo per il mondo, colpito da un amore folle e sconsiderato. Lei ama nascondersi sotto false identità, è sempre in fuga da qualcosa, irretita da ideali politici, alla ricerca di libertà, ma anche di patrimoni da depredare. La rincontra a Parigi, dove lei è di passaggio, guerrigliera della MIR destinata all'addestramento a Cuba: sull'isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla. E ogni volta lei riprende la sua via di fuga.


Pamela Emerson è rimasta vedova da poco e vive da sola, a Baltimora, in una grande casa piena di orologi,
di cui il marito era un appassionato collezionista. Ha appena licenziato il giardiniere che lavorava per lei da più di venticinque anni e, mentre sta cercando di spostare dei vecchi mobili da giardino, si offre di aiutarla una ragazza che passa di lì per caso, Elizabeth Abbott. La giovane sta cercando un lavoretto estivo, e la signora Emerson le offre un posto da tuttofare, in quella sua enorme casa bisognosa di mille piccoli interventi. L'arrivo di Elizabeth nella famiglia Emerson, composta da sette figli adulti che raramente fanno visita all'anziana madre, fa scattare una molla nascosta: la ragazza si trova fatalmente legata a questo bizzarro gruppo di persone, che ben presto sembrano non poter più fare a meno di lei. Come sempre, Anne Tyler ci presenta e ci descrive, con sguardo acuto e affettuoso insieme, un ventaglio di personaggi tanto peculiari quanto semplici e umani che, come tali, comunicano tutto il loro essere, fatto di sentimenti, speranze, dubbi, paure e sogni. E' la storia di una famiglia numerosa che pare sempre a un passo dallo sgretolarsi, e che invece resiste, tenuta insieme, suo malgrado, da un vincolo che solo in superficie si presenta sfilacciato ed estremamente labile. Mancando la figura del capofamiglia, il ruolo centrale spetta di diritto a due grandi personaggi femminili, la signora Emerson ed Elizabeth. Passano gli anni, cambiano gli scenari, ma sarà sempre la ragazza, pur nel suo improbabile disordine e nella coriacea gelosia della propria indipendenza, ad assumersi il faticoso compito di tenere vivo il senso della comune appartenenza. 

Entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, Kemal Basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di Istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne Fusun, sua lontana cugina. Fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. Kemal tuttavia non si decide a lasciare Sibel, la fidanzata: per quanto di mentalità aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). Così si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, Fusun scompare, mentre Kemal, preda di una passione che non gli dà tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. Quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di Fusun tutto è cambiato. Kemal però non si dà per vinto. In assoluta castità, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un'infinità di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... Poterli guardare, assaggiare, toccare è spesso la sua unica fonte di conforto. E quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel Museo dell'innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per Fusun nei secoli futuri. La storia di un'incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla Istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.

13 commenti:

  1. Da me non ci sono mercatini dell'usato, soltanto uno che vende Harmony come se non ci fosse un domani :/ Mi devo sempre affidare a qualche sito oppure a scambi su internet :D

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  2. Bellissimiii :) Giuro che li desidero tutti! Beata te che sei di Torino, qui da me non c'è nulla... :(

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    1. Chiedo anche a te, dove abiti? Vedo se riesco a trovare qualcosa

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  3. Sembrano molto interesanti! Avventure della ragazza cattiva, l'avevo già addocchiato anch'io, ma a 16 euro o giù di lì rimandavo sempre, in un mercatino dell'usato è un affarone! Anche il Museo dell'innocenza sembra raccontare una bella storia

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    1. E lo so, ho avuto tantissima fortuna e li ho presi. In libreria tendo a comprare proprio qualcosa che diversamente non riesco a trovare, anche prchè hanno dei prezzi O.o

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  4. "Camera di Sangue" è appena entrato anche nella mia libreria grazie ad uno scambio e "Mani Calde" l'ho letto quando uscì e devo dire che mi è piaciuto tantissimo, spero sia lo stesso per te!

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    1. Che fortunella :D Mani calde l'ho iniziato ieri e credo oggi di finirlo, così per domani la recensione :p

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  5. belli! E bello anche girare per mercatini, è sempre interessante

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  6. Lucrezia sarò a Torino per il Salone del Libro. Mi indichi i posti dove poter fare questi affari? :D

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    1. http://www.mercatinousato.com/province/TO
      Quello più vicino al salone del libro è in via brofferio 5, saranno circa 2 km, ed è abbastanza fornito. Quelli che seguo maggiormente sono via gorizia e strada della pronda, ma sono lontanucci dalla zona Lingotto. Vedi te se avrai voglia di fare un giro :)

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  7. Io abito vicino ad Orvieto e neanche da me ci sono, purtroppo, mercatini di questo genere!
    Per fortuna c'e'internet:nell'arco di meno di due anni ho fatto 27 ordinazione sul sito inmondadori!!!!

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