giovedì 11 dicembre 2014

Recensione: La felicità delle piccole cose di Caroline Vermalle

     CAROLINE VERMALLE
    La felicità delle piccole cose

Parigi. La neve cade dolcemente sulla città, ammantando di bianco la Tour Eiffel, Notre-Dame e il Panthéon, come in una cartolina. Un uomo passeggia lungo la Senna diretto verso casa, un elegante palazzo sull’Île Saint-Louis. È Frédéric Solis, avvocato di successo con la passione per i quadri impressionisti. Affascinante, ricco e talentuoso, Frédéric sembra avere tutto quello che si può desiderare dalla vita. Gli manca una famiglia, ma dopo essere stato abbandonato dal padre molti anni prima, ha preferito circondarsi di oggetti lussuosi e belle donne piuttosto che mettere ancora in gioco il suo cuore ferito. Fino a quando, un giorno, scopre di aver ricevuto una strana eredità, che consiste in una manciata di misteriosi biglietti e in un disegno che ha tutta l’aria di essere una mappa. Cosa nasconderanno quegli indizi? Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Frédéric decide di tentare di decifrare la mappa. Grazie all’aiuto della giovane e stralunata assistente Pétronille, inizia così un viaggio lungo i paesaggi innevati del Nord della Francia, tra i luoghi prediletti dai suoi amati impressionisti: Éragny, Vétheuil, il giardino di Monet, con una tappa d’obbligo al Musée d’Orsay. Di incontro in incontro, di sorpresa in sorpresa, torneranno a galla ricordi che Frédéric credeva di aver dimenticato, e un tesoro ben più prezioso di qualsiasi ricchezza.



La felicità delle piccole cose è l'ultimo romanzo di Caroline Vermalle, ma anche il primo che viene pubblicato in Italia. 
Il romanzo racconta la storia di Frédéric, brillante avvocato, che ama circondarsi di successi  e oggetti costosi come i dipinti impressionisti. 
Vive a Parigi e il suo sontuoso appartamento gode di una vista fantastica. Questo è quello che maggiormente invidia la sua assistente Pétronille, oltre ad avere un debole per quell'uomo che, ai suoi occhi, possiede tutto.
In realtà la felicità di  Frédéric non è così reale come sembra, e continua a cercarla negli acquisti compulsivi di quadri costosi, anche quando si accorge di essere sull'orlo della bancarotta.
Il suo umore cambia con l'arrivo di una lettera: una eredità sconosciuta.
Frédéric tira un sospiro di sollievo, pensando si tratti di una cospicua somma di denaro che potrà saldare i suoi debiti, ma non sarà così.
Il contenuto della sua nuova proprietà consiste in una manciata di biglietti di trasporto, ingresso al museo e una mappa del tesoro.
Anche se inizialmente scettico, deciderà di accogliere la sfida e iniziare un'avventura che potrà essere un nuovo inizio.
Il nuovo romanzo di Caroline Vermalle è fresco, delicato e ricco di buoni sentimenti. Di quelli che ci fanno sorridere e sognare.
La vicenda ruota attorno a Parigi, la città dell'amore per eccellenza, che da sempre ci affascina con la sua ricchezza di paesaggi, di musei, gallerie d'arte e magia.
Questo breve romanzo è un piccolo gioiellino di ottimismo e di positività, è una favola che fa riflettere e ci regala una storia ricca di amicizia, di amore, di umiltà e di aiuto reciproco. 
Non servono grandi colpi di scena per rendere un romanzo scorrevole e piacevole, e direi che l'autrice lo sa bene. La felicità delle piccole cose non punta nell'essere un romanzo indimenticabile, un best seller o un vincitore di qualche premio Pulitzer, magari per l'autrice potrebbe essere una grande soddisfazione personale, ma credo che l'umiltà usata nella scrittura di questo libro, riesca a rappresentare l'intento e l'animo dell'autrice.
La felicità delle piccole cose è uno di quei libri che ti culla e ti fa sentire a casa, ti rilassa e ti trasporta con la fantasia in altri luoghi. C'è delicatezza e c'è dolcezza nelle sue parole, ma mai con l'intento di avere pretese nell'eccedere o di fare più del dovuto. La semplicità di questo libro è disarmante.
Un romanzo che affronta gli scheletri del passato, attraverso una maturazione e introspezione del protagonista principale e punta verso il cambiamento.
Seguiamo il viaggio di  Frédéric alla ricerca del suo "tesoro", accompagnato da una moltitudine di personaggi secondari che hanno un ruolo specifico ed entrano in contatto con il protagonista. Ognuno di loro richiama la nostra totale attenzione.
Mi sento di consigliarlo perchè è un libro "vivo", ti riempie di ottimismo e regala piacevoli ore di compagnia.
 

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3 commenti:

  1. Carinissimo!!! Mi ispira sia la trama che titolo e cover!!! Già so a chi potrei regalarlo x Natale :D bella recensione :) ciao maria

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  2. Concordo pienamente: un racconto delicato che ti culla, e cavoli hai proprio ragione, presti una totale attenzione a tutti i personaggi :-)
    I quadri di Monet mi fanno lo stesso effetto... Questo libro mi ha ispirata a tal punto da fare una mappa io stessa, come quelle descritte nel corso all'ospedale, e anche a leggere la biografia del pittore impressionista, rimanendo affascinata da quei colori e dal suo modo di vedere la natura. Bello.

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