venerdì 26 settembre 2014

Recensione: Lo strano caso dell'apprendista libraia di Deborah Meyler

        DEBORAH MEYLER
           Lo strano caso 
    dell'apprendista libraia



Esme ama ogni angolo di New York e soprattutto il suo posto speciale: The Owl, la piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon amasse passare pomeriggi d'inverno. Un luogo che può nascondere insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Tra quei vecchi e polverosi scaffali Esme si sente felice. Ed è lì che il destino ha deciso di sorriderle. Sulla vetrina della libreria è appeso un cartello: cercasi libraia. E' l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perchè a soli ventitrè anni è incinta e non sa cosa fare:il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. La più grande passione di Esme è la lettura, ma non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Eppure ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo, Linda che ha un consiglio per tutti, David e il suo sogno di fare l'attore. E poi c'è Luke timido e taciturno che comunica con lei con la sua musica, con le note della sua chitarra. Sono loro ad insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell scopre del bambino e vuole tornare da lei…


Detesto iniziare le recensioni con una premessa, perchè, quando succede, significa che quel libro non mi è piaciuto. La sensazione è brutta, mi svuota e la parte istintiva prende il sopravvento su quella razionale.
Quanto vorrei leggere dei capolavori, o comunque bei libri, per poi consigliarveli e incuriosirvi, ma spesso non sono così fortunata e tocca anche parlarvi di brutti libri.
Cercherò di essere il più chiara possibile per spiegarvi le mie ragioni.
Avviso che potrò risultare spietata e per farlo dovrò fare anticipazioni... quindi, se intendete leggere questo libro o lo state facendo, NON LEGGETE QUESTA RECENSIONE.
Ormai si sa, i titoli vengono quasi messi a caso e, complici delle ottime copertine, ingannano il lettore. Ti aspetti di avere tra le mani un libro che parla di amore per i libri, di una ragazza "particolare" che si avvicina alla lettura, e pensi di dare una spiegazione al titolo.
E siamo totalmente fuori strada!
Esme, la nostra protagonista, è una giovane studentessa di ventitré anni. Ha un ragazzo, se così vogliamo chiamarlo, di nome Mitchell e i suoi occhi hanno la forma di due cuoricini quando è vicina a lui.
Tutto cambia quando lei si scopre incinta e Mitchell decide di lasciarla, anche se non è ancora a conoscenza della gravidanza.
Per poter mantenere gli studi e la gravidanza, Esme trova lavoro presso La Civetta, una piccola libreria dell'usato nell'Upper West Side.
Mitchell verrà a sapere della gravidanza di Esme e cercherà di riconquistarla, chiedendole la mano.
Quale scelta prenderà Esme?

Dopo aver fatto un riassunto del libro, ecco che vado ad analizzare i vari punti.
Esme è una totale rincoglionita, con la dignità sotto le scarpe, e con un cervello da criceto. Anzi, offendo i criceti così. 
Il libro inizia con lei che deve pranzare con il suo ammmmore Mitchell. Lui è il classico tipo bello e spudoratamente ricco. Dovete sapere che il signor Mitchell non ama portarla nei ristoranti di lusso, solo al primo appuntamento, poi, per i futuri incontri, ritaglia un'ora di tempo in qualche trattoria.
Esme ancora si domanda: "ma come mai ha chiesto di uscire con me?"  o "ma come mai è interessato a me. A tipi come lui dovrebbero piacere delle modelle". Le solite palle, insomma.
Giuro che volevo abbandonare il libro già da pagina 26, quando l'autrice ci descrive Mitchell in tutta la sua stronzaggine, ma soprattutto una Esme che pende dalle sue labbra. 
Della serie: più sei stronzo e più mi piaci.
Esme, durante il suo pranzetto, ha un dubbio atroce: ma sono incinta?
Perchè il ciclo dovrebbe arrivarle proprio in quel momento e non è ancora arrivato, e allora si fa una serie di seghe mentali: ma devo dirglielo? L'abbiamo fatto solo una volta! Dopo compro un test!
Ma se ti devono arrivare oggi che cacchio vai a pensareeeeeeeeeeee!
E mentre la sua testa si fa dei giri assurdi, ha un improvviso e intenso desiderio sessuale... non solo per Mitchell, ma anche per il cameriere e il ciccione seduto vicino alla finestra!
...
...
...
AHAHAHAHAHAHAH Ma che boiata è?!?
Esme cerca di far capire a Mitchell che, insomma, vorrebbe consumare a breve, ma cosa ottiene come risposta?
"Esme, non posso. Ho lezione alle tre!"
Scusa?!?

Ho appena descritto le prime trenta pagine, e già l'autrice mi ha stancata. Brava nelle descrizioni, ma banalissima nella storia narrata. Diciamo anche impedita.
Esme, quando scoprirà di essere incinta, decide di informare Mitchell, ma non riesce a dirglielo in tempo.
Lui ha già deciso: la vuole scaricare perchè a lui piace il sesso sporco e non la eccita.
...
...
... 
BAUAHUAHAUAHAU No, veramente sono ancora senza parole!

Allora a Esme non resta che cercarsi un lavoro e il destino la guida alla Civetta, la piccola libreria dell'usato della città.
Lì Esme troverà la sua pace, peccato che di libri ne capisca davvero poco. Non so se l'autrice non abbia giocato bene le sue carte, ma quello che mi ha trasmesso è niente. Non ho sentito questo amore per i libri, non ho sentito la passione per la lettura. Sì, ci sono delle piacevoli descrizioni e scene ambientate in libreria ma niente di più.
Pensavate di aver fatto fuori Mitchell, vero? E invece, no! ... Lui è peggio della muffa.
Rispunta all'improvviso appena scopre della gravidanza di Esme e lui, oddio oddio, le rivela di essere perdutamente innamorato di lei. (Il ragazzo ha i tempi lunghi per capire u.u)
E da questo momento in poi seguiranno una marea di CAZZATE!
Mitchell che chiede la mano di Esme.
Esme che "Oddio, ma quanto sei figo".
Mitchell che continua a fare lo stronzo.
Esme che "Facciamo sesso di continuo".
Mitchell che ha una madre ancora più stronza, e tratta Esme di cacca.
Esme che "Sono innamorata di lui".
Mitchell che le confessa di essere attratto da altre donne e vuole fare sesso a tre, mentre una donna bacia la pancia di lei.
Esme che "ma forse dovevo dire di sì, sto sfuggendo a nuove esperienze?"
Mitchell che la lascia con la scusa: Io ero incantato ma adesso mi sono svegliato dall'incantesimo. Niente matrimonio!
...
...
...
Nasce la bambina. Fine!

Allora, credo di essere stata cattiva, ma non sono riuscita a calmarmi una volta iniziata la recensione.
Lo strano caso dell'apprendista libraia poteva essere chiaramente intitolato I deliri ormonali di una bimbaminchia!
Un libro ingannevole, della libreria ci sarà qualche scena buttata a caso, giusto per ricordare "Ah, ecco perchè avevo comprato questo libro".
Non mi ha emozionato, non mi ha trasmesso nulla se non tanta rabbia e presa in giro. 
Le parti e alcuni personaggi della libreria non mi hanno minimamente toccata, sembravano un tentativo ridicolo di prenderci per i fondelli.Gli editori devono smetterla di illudere i lettori, scrivendo quarte di copertina incantevoli pur di far vendere!
L'autrice non è riuscita neanche a salvare la sua protagonista. L'ha resa stupida e irritante fino alla fine, l'ha ridicolizzata facendola correre dietro a un uomo viscido e insulso.
Mi dispiace ma una lettura pessima. Forse una più brutta del 2014.

18 commenti:

  1. aahahahahah no Lucrezia scusa, sicuramente non leggerò il libro, già mi cariava i denti con il suo titolo, in compenso però mi sono davvero divertita tantissimo a leggere la tua recensione ^^

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  2. Meravigliosa recensione!! Fortunatamente ho potuto leggerla tutta perché non avevo nessuna intenzione di comprare il libro, e ho fatto bene! Complimenti, più chiara di così!

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  3. Oddio, Lucrezia, in certi punti mi hai fatta sbellicare dalle risate! Per fortuna non ho intenzione di prenderlo, ne ho lette troppe su questo libro e preferisco dare la priorità ad altro. Le case editrici dovrebbero smettere di sviare così l'attenzione del lettore e, se lo merita, iniziare a valorizzare un libro per le sue vere caratteristiche. La tua recensione mi è piaciuta troppo! :D

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  4. A me sono piaciuti invece - tralasciando magari la protagonista e la sua ingenuità - tutti gli altri personaggi: il libraio, Luke, i momenti con i senzatetto, la visita alla vecchina. Questi sono i momenti che mi hanno emozionato ;)

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  5. ahahahah Lu, con questa recensione mi hai salvato da un acquisto sbagliato XDXD Non le sopporto le protagoniste tonte! XD

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  6. Ti adoro, fantastica recensione!! :D
    Giuro, grazie per essere stata così diretta e divertente!! Mi hai risparmiato un giro in biblioteca/in libreria :)

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  7. Sono sconvolta. Sembrava proprio un altro genere di libro O__O

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  8. Ne ho sentiti almeno altri due di pareri come il tuo! Stesse perplessità. Assurdo. Ma che cavolo c'entra il titolo?!
    La tua recensione mi ha fatto morire dalle risate! Per quanto sia brutto che un libro deluda, le recensioni "arrabbiate" e scritte di getto di romanzi che magari fanno proprio pena sono le più divertenti! :')

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  9. A me ispira parecchio ma continuo a leggere pareri discordanti... XD e le recensioni negative sono in maggioranza purtroppo....

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  10. ahahahahahah! Grazie per avermi avvistata! Questo libro mi attirava un sacco, ma l'unica cosa che non mi convinceva era la storia tra Lei e Lui che mi sembrava un pò banale e sterotipata...peccato che nel libro non ci sia quasi nulla della bellissima atmosfera della libreria vintage newyorkese descritta nella quarta di copertina....comunque bella stroncatura, mi sei piaciuta! a presto Maria

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  11. volevo leggere questo libro quindi non sono andata avanti con la lettura della recensione...se mai lo leggerò tornerò a vedere cosa ne pensi ;)

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  12. volevo leggerlo - ammetto, attirata anche dal titolo... - ma credo che non mi affretterò a farlo ^_-

    con tanti libri in WL, penso che questo non abbia la precedenza

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  13. La recensione è cattiva al punto giusto, non preoccuparti^^ Avevo iniziato questo libro qualche tempo fa, ma nemmeno io sono riuscita ad andare oltre pagina trenta... solo, non riuscivo a immaginare che si sarebbe rivelato così tanto deludente. Dalle prima pagine sembrava piuttosto il classico libro sulla classica ragazza intelligente ma sfigata, che trova lavoro nella libreria di nicchia ma sfigata e riesce a riscattare se stessa e a salvare la libreriaXD Ma a quanto pare ho peccato ho peccato di banalità...!

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  14. Ma no peccato!!! :( Dalla trama, dal titolo e dalla copertina sembrava proprio essere un bellissimo libro! :(

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  15. L'ho letto appena uscito, dalla trama non sembrava così male. Ma concordo in pieno è una faticaccia finirlo: i personaggi sono caratterizzati malissimo, la protagonista e lo stronzo non si sopportano (non hai citato le schifose voglie sessuali di lui -_- ) la storia è banale.
    Brutto brutto brutto :(

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  16. Ero seriamente intenzionata a leggere questo libro perché la trama mi piaceva molto ma dopo aver letto il tuo "I dolori ormonali di una bimbaminchia" e dopo essere scoppiata a ridere ho deciso di lasciare perdere! Comunque sei una grande! Recensione cattiva ma decisamente fantastica!!

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  17. Grande Lucrezia!!!!
    Hai fatto una recensione meravigliosa: mi hai fatto fare un mucchio di risate....e risparmiare un po' di soldini visto che il libro lo volevo!
    A questo punto compro qualcos' altro.....e meglio!
    Ultimamente pare che i libri siano, sempre piu' spesso,incentrati sul sesso.....Maledette" 50 sfumature di....."!!!!!!

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