martedì 5 maggio 2015

Recensione: Quasi arzilli di Simona Morani

Ciao lettori, 

che bellissima emozione tornare a scrivere nel mio blog. Mi era davvero mancato!
Cercherò di recuperare il tempo perso, postando tutte le recensioni arretrate, e oggi voglio parlarvi del romanzo Quasi arzilli di Simona Morali. 

         SIMONA MORANI
                 Quasi arzilli

Nello storico bar la Rambla, nel cuore dell'Appennino Reggiano, la mano di briscola è più triste del solito. Nemmeno i caffè alla sambuca di Elvis riescono a tirare su il morale. Ermenegildo infatti non ha lasciato solo una sedia vuota, ma anche un grande buco nel cuore dei suoi amici e uno spettro con cui fare i conti. Dopo la vecchiaia c'è la morte. E dopo la morte? Ognuno cerca di reagire a modo suo: Gino, soprannominato Apecar per via dello sgangherato mezzo con cui circola, non vuole abbandonare la guida nonostante non ci veda più e sia un autentico pericolo pubblico. Ettore non riesce a dormire e tutte le mattine, puntuale come un orologio, si presenta nello studio del dottor Minelli. Basilio, ex comandante della ventiseiesima Brigata Garibaldi, si scaglia contro il "nemico", un ragazzo serbo che ha preso in gestione il negozio di frutta e verdura, appartenuto al caro Ermenegildo. Nel frattempo, però, sulla scombinata combriccola incombe un'ulteriore minaccia: Corrado, il nuovo agente della polizia municipale, sembra avere un'unica missione: spedire tutto il gruppo alla Villa dei Cipressi, la nuova casa di riposo che sta per essere inaugurata...




Non mi era mai capitato prima e non credevo fosse possibile, ma vi dirò che ha bussato anche alla mia porta il maledetto blocco del lettore!
E come superarlo? Ho provato a farlo con l'aiuto di un libro un po' diverso dal genere che leggo, un libro che potesse regalarmi qualche ora di svago e senza troppe pretese.
Quasi arzilli ha colpito nel segno e ha accarezzato le mie notti con una storia davvero originale, ben scritta, spiritosa ma al tempo stesso riflessiva.
Il romanzo è stato da poco pubblicato dalla casa editrice Giunti e, complice una copertina e una trama ironica, è finito dritto nella lista dei libri da leggere.
Quasi arzilli racconta le (dis)avventure di un gruppetto di amici ultraottantenni, che si incontrano ogni giorno al bar la "Rambla", situato nel cuore dell'appennino Reggiano, e tra una briscola e l'altra, si raccontano e passano in compagnia le giornate.
L'improvvisa scomparsa di Emenegildo ha scombussolato i cuori di tutti e anche vedere la sua sedia vuota non aiuta a risollevare l'umore dei suoi amici. La vecchiaia c'è ed è inutile tentare di nasconderla ma, quando arriverà il momento della morte, cosa ci sarà dopo? Si smette di esistere per sempre?
Così l'autrice ci racconta le storie dei suoi personaggi. Abbiamo Gino, soprannominato Apecar, che circola per le strade senza patente e senza assicurazione, ma si ostina a non voler rinunciare a questa sua indipenenza nonostante la vista non sia più dalla sua parte.
Poi c'è Ettore, detto Il putto, perchè oltre a non essersi mai sposato, non ha mai avuto una donna e il suo appuntamento fisso è la tappa dal medico del paese per raccontagli un p0'della sua vita. E infine c'è Basilio, ex comandante, che non sopporta l'arrivo di un ragazzo serbo che ha preso in gestione il negozio di Ermenegildo. Insomma, una sfaccettatura di caratteri, di situazioni e di svolgimenti che non possono annoiare il lettore.
Tutto sembra ripetitivo e quasi noioso, ma qualcosa sta per cambiare il clima del paese ed è la notizia dell'inaugurazione della Villa dei Cipressi, una casa di riposo, che è vista, dal vigile e altri parenti, come meta perfetta per la "famosa" combriccola di amici.
Simona Morani ha racchiuso in questo romanzo una commedia ironica, ricca di risate e di simpatici personaggi indimenticabili. 
Quasi arzilli ci fa respirare il profumo di un paese che è quasi in via di estinzione, un paese quasi "rurale", abitato da anziani, abitato da quelli che potrebbero essere i nostri nonni.  L'autrice ci regala momenti di comicità alternati a momenti di riflessione, in cui i nostri protagonisti si rendono conto di essere arrivati a un punto della vita dove poco si può più fare. Si vive ormai di ricordi, di quello che ha segnato la propria vita, di nostalgia per i momenti andati, e con uno sguardo al futuro quasi "coraggioso"... essere pronti, o forse rassegnati, nell'accettare quello che il destino ci riserva.
Un romanzo che parla di amicizia, di sentimenti, di affetti e della nostra Italia.


2 commenti:

  1. è piaciuto molto anche a me :) l'ho trovato un libro semplicemente genuino!

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  2. Mi ispira questo libro, la trama mi ricorda un po' lo stile della commedia di Virzì
    Lo metto in lista tra quelli da leggere ciao
    Giulia

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