In my mailbox - Maggio#2
Buongiorno lettori,
oggi un nuovo appuntamento con la rubrica in my mailbox.
Ideata da The Story Siren,
In my Mailbox è una rubrica in cui si mostrano le nuove entrate librose
che
si sono aggiunte alla libreria. Dovevo pubblicarla sabato,
ma ho aspettato di andare al Salone del libro per mostrarvi anche gli acquisti fatti :)
Sono
tutti libri che facevano parte della mia wishlist e sono stata
bravissima a non farmi tentare da altri acquisti. Ho una lista di libri
che desidero fortemente e ho deciso di smaltirla prima di comprare
qualsiasi altra cosa... ce la devo fare!
Iniziamo

Una piccola città del New England, negli anni Quaranta. Gente perbene,
famiglie solide, religione e lavoro, educazione e rispetto reciproco. Il
volto pulito del sogno americano, una facciata pronta a crollare.
Violenza familiare, tradimenti, moralismo e intransigenza, le speranze e
le disillusioni degli
adolescenti, le sconfitte degli adulti: niente è come sembra, a Peyton
Place.
Un romanzo che è stato letto di nascosto, scandalizzando milioni di
persone
e vendendo milioni di copie, e che ha dato vita all'industria dei sequel
e degli adattamenti, con due serie televisive e due film leggendari.
Tra incesto, morte e passione, oscenità e pettegolezzi, Grace Metalious -
«Pandora in blue jeans», come veniva chiamata - ha lasciato un'opera
che è al tempo stesso pop e trash, rivoluzionaria e imprescindibile.
Elena non si fida di nessuno. Ha perso ogni certezza e non crede più
nell'amore. Solo quando crea i suoi profumi riesce ad allontanare tutte
le insicurezze. Solo avvolta dalle essenze dei fiori, dei legni e delle
spezie sa come sconfiggere le sue paure. I profumi sono il suo sentiero
verso il cuore delle persone. Parlano dei pensieri più profondi, delle
speranze più nascoste: l'iris regala fiducia, la mimosa dona la
felicità, la vaniglia protegge, la ginestra aiuta a non darsi per vinti
mai. Ed Elena da sempre ha imparato a essere forte. Dal giorno in cui la
madre se n'è andata via, abbandonandola quando era solo una ragazzina
in cerca di affetto e carezze. Da allora ha potuto contare solo su sé
stessa. Da allora ha chiuso le porte delle sue emozioni. Adesso che ha
ventisei anni il destino continua a metterla alla prova, ma il suo dono
speciale le indica la strada da seguire. Una strada che la porta a
Parigi, la capitale del profumo, dove le fragranze si preparano ancora
secondo un'arte antica. Le sue creazioni in poco tempo conquistano
tutti. Elena ha un modo unico di capire ed esaudire i desideri: è in
grado di realizzare il profumo giusto per riconquistare un amore
perduto, per superare la timidezza, per ritrovare la serenità. Ma non è
ancora riuscita a creare l'essenza per fare pace con il suo passato, per
avere il coraggio di perdonare. C'è un'unica persona che ha la chiave
per entrare nelle pieghe della sua anima e guarire le sue ferite: Cail.
Cail che conosce la fragilità di un fiore e sa come proteggerlo e
amarlo. Perché anche il seme più acerbo, quando il sole arriva a
riscaldarlo, trova la forza di sbocciare.
Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima
volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo allespalle e
a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti
senza Kurt, il suo cane.
Kurt è stato un investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo
a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi
affidarlo durante la vacanza?
All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con
l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare
genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non
abbia ancora trovato l'uomo giusto.
Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale riunione di famiglia,
la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che
all'orizzonte spunta Kurt.
A Katrin non piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno.
L'inserzione di Max per un dog-sitter è un'occasione troppo ghiotta per
lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano
formidabile.
Mentre in città la temperatura continua a scendere e la prima neve
ammanta di bianco le strade, le vite di Max, Katrin e Kurt si
intrecciano inesorabilmente, in un crescendo di sorprese, trovate
geniali e battute memorabili.

Per Maria non c'è nulla di certo. La sua vita è una sequenza di episodi
accidentali. L'amicizia di chi la circonda non la smuove, e non la
smuovono neppure le reiterate offerte di matrimonio da parte di Ronny,
innamorato devoto. Le piace vivere dentro i confini che certamente sente
come il suo mondo ma che altrettanto sicuramente sa non essere prodotto
di una "sua" precisa volontà. Si laurea, si sposa, ha un figlio e
continua a non capire come di quegli eventi si possa dire "la mia vita".
Esiste un grimaldello capace di far saltare l'apparente freddezza
esistenziale di Maria? O tutto è destinato a finire com'è cominciato,
vale a dire "per caso"? "Donna per caso" è il primo romanzo di Jonathan
Coe.
Due amici di vecchia data partono insieme alle rispettive mogli per un
viaggio in auto che, attraverso il Sud della Francia, li porterà in
Catalogna. I protagonisti - il narratore e Jacopo - sono uomini di
mezz'età, alle prese con nostalgia, bilanci e rimpianti; ma, se il primo
è un autore di successo che ha ormai del tutto perso la sua vena
creativa, il secondo sembra avere ancora un asso nella manica. Ed è
proprio la sera della prima tappa del viaggio, in un incantevole
villaggio della Costa Azzurra, che Jacopo si scopre: sta ultimando un
romanzo. Il narratore lo sospettava - e lo temeva - da tempo, ma quel
che non poteva immaginare è che il suo amico riuscisse là dove lui aveva
sempre fallito: scrivere una storta d'amore. Il giorno seguente, mentre
le mogli si recano con l'autobus al mercatino di Vence, Jacopo trascina
l'amico in un'escursione sulle Gorges du Loup, dalla quale solo il
narratore tornerà sulle sue gambe. Cos'è successo in quella manciata di
ore? Nemmeno lui è in grado di rispondere, tutto è confuso e lacunoso
nei suoi ricordi.
Sarebbe difficile, per chi non ne è stato testimone, immaginare oggi la
violenza dello scandalo internazionale, per oltraggiata pruderie, che
"Lolita" provocò al suo apparire nel 1955. E tale è l’abitudine alla
sciocca regola secondo cui ciò che fa chiasso è inevitabilmente
sprovvisto di una durevole qualità letteraria, tanta era allora
l’ignoranza dell’opera di Nabokov che solo pochi capirono quel che oggi è
un’evidenza dinanzi agli occhi di tutti: "Lolita" è non solo un
meraviglioso romanzo, ma uno dei grandi testi della passione che
attraversano la nostra storia, dalla leggenda di Tristano e Isotta alla
Certosa di Parma, dalle canzoni trobadoriche ad Anna Karenina. Ma chi è
Lolita? Questa «ninfetta» (geniale invenzione linguistica di Nabokov,
poi degradata nell’uso triviale, quasi per vendetta contro la sua
bellezza) è la più abbagliante apparizione moderna della Ninfa, uno di
quegli esseri quasi immortali che furono i primi ad attirare il
desiderio degli Olimpi verso la terra e a invadere la loro mente con la
possessione erotica. Perché chiunque sia «catturato dalle Ninfe»,
secondo i Greci, è travolto da una sottile forma di delirio, lo stesso
che coglie l’indimenticabile professor Humbert Humbert per la piccola,
intensamente americana Lolita. America, Lolita: questi due nomi sono di
fatto i protagonisti del romanzo, scrutati senza tregua dall’occhio
inappagabile di Humbert Humbert e di Nabokov. Realtà geografica e
personaggio sono arrivati a sovrapporsi con prodigiosa precisione, al
punto che si può dire: l’America è Lolita, Lolita è l’America. E tutto
questo, come solo avviene nei più grandi romanzi, non è mai dichiarato:
lo scopriamo passo per passo, si potrebbe dire miglio per miglio, lungo
un nastro senza fine di strade americane punteggiate di motel. "Lolita"
apparve per la prima volta in inglese nel 1955 e solo dodici anni più
tardi nella versione russa dello stesso Nabokov.
Lolita è anche nella mia wishlist, spero di poterlo leggere presto!
RispondiEliminaBuona giornata :)
Il sentiero dei profumi mi attira parecchio, e Lolita ce l'ho, ma non ho ancora avuto modo di iniziarlo :)
RispondiEliminaAnche tra le mie new entry la Caboni: curioso di sapere com'è :)
RispondiEliminaPoi ho comprato Dio di illusioni e Io che amo solo te. E, credo, mi sono arrivati Se chiedi al vento di restare e un romanzo di un'autrice esordiente.
Anche Il sentiero dei profumi è nella mia wish list, mi attira un sacco:)
RispondiEliminaQuella edizione di Peyton Place la sto cercando anche io da un bel po', ma ormai si trova solo all'usato, mannaggia! Ottimi acquisti!
RispondiEliminaL'unico che ho letto è Lolita, particolare come libro sicuramente da leggere :)
RispondiEliminaIl sentiero dei profumi mi ispira un sacco! *O*
RispondiEliminaLolita è veramente bellissimo
RispondiEliminaCom'è stato il salone a quando un resoconto?
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