martedì 21 luglio 2015

Recensione: Crazy Dog di Meg Donohue


Buongiorni lettori!
A Torino il sole continua a essere sempre più caldo e l'afa aumenta di conseguenza. Mi piace l'estate ma se sono al mare, perchè queste temperature in città sono davvero insopportabili. Ultimamente sto leggendo poco ma, per fortuna, questi libri si sono rivelati all'altezza delle mie aspettative.
Oggi vi parlo di Crazy Dog, un romanzo pubblicato da Harlequin Mondadori e che potete già trovare nelle librerie. Non poteva scapparmi un libro con una cover così pucciosa e una storia di cani... dovevo leggerlo assolutamente!
Questa recensione partecipa alla lotto reading challenge, obiettivo num.9( seconda tappa): un libro con il titolo formato da due parole




Come si può resistere al fascino di una cover come questa? Un puccioso cucciolo di labrador che appoggia il musetto sopra la spalla della padrona? Non si puo, ma c'è qualcosa che mi disturba... perchè questo titolo?
All'inizio ho pensato a una storia comica, buffa, di un cane dispettoso in stile Marley. Insomma, una storia strappalacrime ma al tempo stesso esilarante per gli episodi raccontati. Poi ho letto la trama e mi sono ritrovata tutt'altro, e non che la cosa mi abbia fatto cambiare idea nel leggerlo ma volevo capire il perchè dell'accostamento titolo e storia.
Sarò sincera e, se un po' avete imparato a conoscermi, sapete che studio veterinaria, amo gli animali e possiedo un cane e un gatto. Provo sulla pelle l'amore per il mio amico a quattro zampe e so quanto può essere dolorosa la loro perdita. Per questo mi sono avvicinata a Crazy dog come attirata da una forza che conosco molto bene e, al tempo stesso, curiosa di immergermi in un qualcosa che mi fa sentire, almeno in parte, coinvolta. A casa.

Crazy Dog è la storia di Maggie, una giovane donna che aiuta altre persone a superare il dolore della perdita dei loro animali. Il suo lavoro consiste nel tirare fuori i proprietari dal buco nero in cui sono caduti  e donargli una nuova forza per andare avanti, per superare questa mancanza. Lo so, forse chi non possiede un animale trova le mie parole un tantino esagerate, ma loro sono parte integrante delle nostre giornate, sono un po' come bambini senza genitori che devi accudire perchè senza di te sarebbero persi.
Maggie Brennan è brava in quel che fa ma non è altrettanto brava a guarire se stessa. Da qualche mese ha perso il suo amato cane Toby e da quel momento sono tornati a farle visita alcuni fantasmi del passato. Ora sa di essere sola e la sua vita è andata in tilt, in un mega corto circuito che nonè in grado di superare. 
Fino a quando non incontrerà Anya, una giovane "cliente", che sostiene di non aver bisogno di una consulenza ma di un aiuto per ritrovare il suo cane.  Anya è sicura che il suo amico peloso non è morto come tutti vogliono farle credere e Maggie vuole aiutarla... ma come? 


Non voglio avventurarmi di più sulla trama o rischio di fare spoiler. Quello che più mi preme di dirvi è: ma l'autrice ha scritto un romanzo per me? Sta parlando proprio a me?
Più lo leggevo e più mi sentivo così dentro alla parte che quasi avevo difficoltà a dividere realtà e finzione, mi sono immedesimata in tantissimi momenti e negli stati d'animo dei personaggi. Vorrei  circondarmi di persone dall'animo sensibile come Maggie e come Anya perchè c'è tanto di me in loro.
Ho percepito l'amore incondizionato che può donarti un animale, la loro maldestra presenza, la loro calda presenza e l'assenza di essere travolti da un carico di felicità quando rientri a casa.  Crazy dog è un libro piacevole, sincero, leale, che fa bene al cuore e allo spirito, proprio come è l'anima di un cane. 
I cani occupano una buona parte della narrazione ma principalmente Crazy dog è la storia di due donne e di come, insieme, possono superare le loro paure e tornare a sorridere alla vita. Sono una la parte mancante dell'altra e le loro figure si incastrano alla perfezione in questo progetto, e non sanno come la loro conoscenza cambierà il corso degli eventi.
Per buona parte della lettura ho davvero amato questo libro ma per un'altra parte ho trovato un po' che si perdesse lo spirito iniziale e l'idea di partenza. So che la storia rappresenta soprattutto un percorso di crescita della protagonista ma ho perso per strada l'entusiasmo iniziale. Forse è stato un mio limite perchè mi ero immaginata lo svolgimento della storia in modo diverso, ma ho comunque apprezzato il romanzo nella sua totalità.

1 commento:

  1. Questo me lo devo proprio segnare :)
    Magari esistessero davvero persone che di professione fanno questo, due anni fa proprio mi sarebbe servito il loro aiuto. Perdere un animale è come perdere un pezzo di cuore e poi scoprire che quel pezzo di cuore perso in realtà è una voragine più grande di quello che avresti potuto pensare. Non ti dico i primi giorni quando rientravo a casa e non lo trovavo li. Ho continuato a sentire il ticchettio delle sue unghiette sul pavimento per mesi (certe volte lo sento anche ora). Quando sento le persone dire "che vuoi che sia. si tratta solo di un animale!" mi sale una rabbia. Ho sperimentato entrambe le perdite (del mio amato Spotty e di una persona molto vicina a me) e posso dire con sincerità che in entrambi si tratta di Lutto. Si apre una voragine nel cuore, piano piano riempita e reinsaldata con i ricordi del tempo passato insieme :)

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